Ci siamo chiesti, sulla scia di alcuni post di Gianpaolo e di alcuni commenti dei nostri lettori, quale utilizzo creativo, o meglio compositivo e eminentemente musicale si può fare delle banche dati sonore community based. Se cioè suoni a volte chiavi-in-mano possono costituire un valido materiale di partenza anche per chi si dedica soprattutto alla ricerca sonora, o se invece siano ottime risorse per sound designer, più vicini a suoni-funzione …
Si tratta però di una questione molto interessante, alla quale voglio aggiungere un tassello.
E’ del 2005 la nuova pubblicazione del naturalista Walter Tilgner per la prestigiosa etichetta Wergo. Tilgner è una persona straordinaria, per moltissimi versi, che ho avuto il piacere di incontrare e che mi è stato guida in una interessante e piovosa passeggiata sonora in quel del Casentino. Di formazione scientifica, è stato un pioniere della registrazione binaurale in campo aperto, tanto che riuscì a coinvincere la sua (inizialmente) scettica università  a mettergli a disposizione la fantastica dummy head della Neumann per poter portare avanti le ricerche sul natural soundscape al massimo della qualità  .
Tilgner è uomo paziente, e lo si sente al volo. Le registrazioni di Fascinating Springtime sono a dir poco ottime. Si tratta di una selezione delle registrazioni condotte per oltre un ventennio attorno al Lago di Costanza. L’autore afferma di averle scelte, e presentate nella pubblicazione, non tanto secondo un criterio compilativo, o cronologico, ma secondo un criterio compositivo. L’assenza di soluzione di continuità  tra le tracce risponde proprio all’esigenza di creare un affresco, un documentario sonoro.
E veniamo al dunque: Luc Ferrari, dall’interno del mondo musicale, ha portato avanti una ricerca sonora, portando a compimento una precisa scelta estetica, che sulla carta si avvicina molto alla ricerca di Walter Tilgenr. Ferrari parla di fotografie sonore, musica aneddotica (paesaggio sonoro no, non l’ha mai utilizzato…). Anche Ferrari registrava ore di materiale, per poi presentarlo senza modifiche e trattamenti.
Basta però ascoltare i primi venti secondi di Presque rien per rendersi conto immediatamente che si tratta di due approcci e due ricerche ben diverse.
Walter Tilgner è uno scienziato, dall’altissima sensibilità  sonora e acustica. Luc Ferrari era un compositore, che ad un certo punto della sua ricerca ha compiuto una radicale scelta estetica. Tutto questo le nostre orecchie lo intendono subito. Di che si tratta? L’arte sta nell’intenzione dell’artista, o nell’opera d’arte stessa?
Personalmente, abbozzo una risposta,e aspetto i vostri suggerimenti…secondo me, la parolina magica è montaggio…
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