Enrico Costanza ha una passione dichiarata per electronica e minimalismo. Da qui è partito qualche anno fa (2002/2003), quando faceva parte del Media Engineering Group dell’Università  di York, per sviluppare Audio d-touch, tangible interface low-cost per la realizzazione intuitiva e flessibile di sequenze audio.
In partenza si è trattato di 3 applicazioni fondamentali: Augmented Stave, Tangible Drum Machine e Physical Sequencer.
Ad un primo sguardo ci si trova di fronte un set di arte povera 2.0: un PC con la sua scheda audio, una webcam, mattoncini di legno differenziati da simboli, un sequencer stampato su carta…tecnicamente siamo di fronte ad un sistema di localizzazione degli oggetti – il d-touch computer vision system – che utilizza le informazioni su posizione e orientamento dei pezzi di legno per controllare un processo DSP.
Sviluppato insieme a Simon Shelly, il sistema è scritto interamente in C++ in ambiente Linux, e pensato per essere robusto e semplice. In questi ultimi anni Enrico Costanza – presso il Media Lab del MIT dove ora si trova – si è dedicato allo sviluppo di d-touch, lavorando sul suo nucleo principale: il riconoscimento topologico di fiducials, ovvero sul riconoscimento da parte dell’interfaccia di markers visivi.
Tornardo agli albori, le tre declinazioni dell’Audio d-touch sembrano un ottimo strumento per la didattica – o meglio, per l’edutainment: sono di uso immediato per i bambini, in ambiente scolastico o domestico.
Ma non solo, ed è qui che volevo arrivare: nel gennaio 2008 il violoncellista Giovanni Sollima ha utilizza Audio d-touch in due concerti in cui si è presentato in solo, campionando alcuni suoi brevi loop che ha poi rimontato con il Physical Sequencer.
Complice la bravura del Sollima direi che l’esperimento è riuscito…e se mi concedete un commento: credo che – almeno per adesso – le tangible interface come molti altri strumenti interattivi dipendano essenzialmente, per il loro risultato artistico…da chi interagisce! Commento superfluo e scontato se volete – quello che mi preme sottolineare è che più si collabora, tra chi conosce i segreti dell’ingegneria e chi rierca quelli dell’arte, meglio è.
One man band is not the future!
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Grazie di aver divulgato il nosto lavoro!
Vorrei segnalare che ora la d-touch drum machine e il d-touch sequencer sono integralmente e gratuitamente disponibili sul nostro nuovo sito: http://www.d-touch.org
Perche’ non le provate in prima persona? Saremmo lieti di conoscere la vostra opinione.
ciao Enrico, la scaricherò in questi giorni e faccio una recensione, ho visto che avete fatto uscire una nuova release e quindi sono molto curioso…
ciao enrico,
avrei bisogno di un aiuto…
ho scaricato d-touch sequencer e drum machine per osx ma anche avendoli attivati non mi partono… devono essere aperti con altre applicazioni ma con ableton live, motu dp o reason non me li aprire.
grazie