Consigliamo una buona lettura per il fine settimana ad almeno due categorie di lettori: a quelli che si avvicinano al mondo del suono e della progettazione sonora, e magari hanno iniziato quest’anno un percorso scolastico in questa direzione. In moltissimi ci scrivete, e questo testo dalle dimensioni più che portatili (sta nella tasca della giacca) può chiarirvi molte idee e farà quindi al caso vostro.
Per esempio, se vi chiedete quali sono – brevemente e chiaramente – le differenze tra il mondo analogico e il mondo digitale; quali e che caratteristiche hanno i formati audio più diffusi oggi; come si “trasporta” il segnale digitale (S/PDF, ADAT e colleghi), come si è arrivati ai sintetizzatori software dai primi oscillatori e quali sono i principi della sintesi, come si costruisce il suono attraverso filtri, delay, plug-in di vario tipo…
Mi fa particolarmente piacere il primo capitolo, dedicato ad una breve storia della musica elettronica. Assolutamente da leggere e rileggere, poche pagine molto chiare che non possono fare altro che suscitare curiosità e spingere ad approfondire la questione, soprattutto con l’ascolto delle opere dei numerosi autori citati, per poi scoprirne molti altri…
Gli ultimi due capitoli sono dedicati al suono nello spazio e quindi alla progettazione multicanale e dulcis in fundo all’elettronica dal vivo. Vengono chiariti alcuni concetti che chi si avvicina oggi alla progettazione sonora dovrebbe avere ben in mente: chi è il regista del suono, come si sono evoluti i sistemi di diffusione sonora nello spazio (dall’Acousmonium all’inglese BEAST) e cosa ne è oggi, quali sono in formati per l’home theatre (utile quando vi troverete a dover “bruciare” il vostro primo DVD 5.1…).
Ma anche cos’è la programmazione ad oggetti, come si è passati dal MIDI all’OSC, e insomma come la tecnologia influisce sull’evoluzione del suono e della musica stessa. Per questo lo consiglio anche al secondo gruppo, quello dei professionisti che magari insegnano e si trovano a dover fornire ai loro studenti definizioni semplici e chiare.
La mia preferita è quella del mixer analogico: “un dispositivo in cui affluiscono e defluiscono, con possibilità di dosaggio, tutti i segnali audio in gioco”. Mi sto ancora chiedendo se mi sarebbe mai venuta in mente, una descrizione così semplice e chiara…
E quindi: Rumore bianco. Introduzione alla musica digitale di Andrea Cremaschi e Francesco Giomi, collana Chiavi di lettura di Zanichelli (che peraltro comprende altri testi interessantissimi, in campi diversi da quello di cui occupiamo qui, ma da segnalare sicuramente). Prezzo: 9,80 euro.
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